Capsized sunken sailing boat left forsaken on shallow bay waters after hurricane Ian in Manasota, Florida

Sinistri nautici: responsabilità, risarcimenti e procedura 2025

I sinistri nautici comprendono tutti gli incidenti che avvengono in mare, nei porti o in acque interne e che coinvolgono imbarcazioni da diporto, navi mercantili, unità a motore o a vela.
Possono comportare danni a persone, imbarcazioni, infrastrutture portuali o carichi, e richiedono un’analisi legale specifica, diversa da quella dei sinistri stradali.
Con l’aumento della nautica da diporto e del traffico marittimo, questi casi sono in crescita e presentano particolarità giuridiche che è fondamentale conoscere.

 

Cosa si intende per sinistro nautico
Il Codice della Navigazione (R.D. 30 marzo 1942 n. 327) definisce “sinistro marittimo”
qualsiasi evento che causi danno o pericolo di danno a persone o cose, derivante dalla
navigazione.
Rientrano nella definizione, ad esempio:
● Collisioni tra due o più imbarcazioni;
● Danni causati da onde anomale o manovre errate;
● Urti contro banchine, pontili o altre infrastrutture portuali;
● Cadute accidentali di passeggeri a bordo;
● Incendi o esplosioni su unità navali;
● Inquinamento marino causato da perdite di carburante o sostanze pericolose.

 

Obblighi immediati dopo il sinistro
In caso di sinistro nautico, il comandante e/o l’armatore sono tenuti a:
● Prestare soccorso alle persone in pericolo (art. 489 Codice della Navigazione);
● Limitare i danni alla nave e alle cose trasportate;
● Informare senza ritardo la Capitaneria di Porto o l’Autorità marittima competente;
● Redigere il rapporto di evento da presentare alle autorità (denuncia di sinistro);
● Se vi sono danni a persone, attivare immediatamente l’assistenza medica.

Responsabilità nei sinistri nautici
La responsabilità può ricadere su:
● Il comandante, per errori di condotta, negligenza o violazione delle norme dinavigazione;
● L’armatore, per difetti dell’imbarcazione, mancata manutenzione o inidoneità all’uso;
● Terzi (es. operatori portuali), se hanno concorso a causare il danno.

La valutazione della responsabilità tiene conto delle regole internazionali per prevenire gli abbordi in mare (COLREG) e della normativa nazionale.

Risarcimento dei danni
Il risarcimento può riguardare:
● Danni alle persone: lesioni fisiche, danno biologico, danno morale;
● Danni materiali: riparazione o sostituzione dell’imbarcazione e delle attrezzature;
● Danni a infrastrutture portuali;
● Perdita o danneggiamento del carico;
● Danni da inquinamento.

Le richieste di risarcimento devono essere formulate nei tempi previsti dalla legge:
● 2 anni per i danni derivanti da collisione tra navi;
● 1 anno per danni alle merci trasportate (art. 295 Codice della Navigazione);
● 10 anni per lesioni gravi o morte (art. 2946 c.c.).

Procedura legale
● Raccolta prove: foto, testimonianze, rapporti della Capitaneria, perizie tecniche.
● Denuncia alle autorità marittime entro i termini.
● Richiesta di risarcimento all’assicurazione dell’imbarcazione o del responsabile.
● Mediazione o causa civile in caso di mancato accordo.
Perché rivolgersi a un avvocato esperto in sinistri nautici

I sinistri nautici richiedono:
● conoscenza del Codice della Navigazione e delle convenzioni internazionali;
● gestione coordinata con periti navali, autorità marittime e assicurazioni;
● capacità di trattare danni complessi, spesso con importi elevati.

Lo Studio Legale Menghetti assiste privati, armatori e imprese nautiche in tutte le fasi: dalla denuncia all’Autorità marittima alla richiesta di risarcimento, fino alla difesa in giudizio.

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