Con l’approvazione definitiva del Ddl Concorrenza si introducono importanti novità sul fronte delle assicurazioni e polizze RC auto.
La Legge 124 del 2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dopo oltre due anni di revisioni e vari andirivieni tra Camera e Senato, conduce a un cambiamento significativo delle norme che disciplinano le assicurazioni auto e i risarcimenti dei danni da sinistri stradali.
Questa rivoluzione va a interessare diversi aspetti: dall’installazione della black box auto al divieto del rinnovo tacito, dalla possibilità di avvalersi del riparatore di fiducia al risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente stradale.
Approfondiamo gli elementi maggiormente significativi, analizzandone le modifiche che subiranno a seguito dell’attuazione del Decreto sulla Concorrenza.
La black box auto diventerà obbligatoria
Per il momento, il Ddl Concorrenza prevede l’obbligo per le compagnie assicuratrici di applicare uno sconto significativo sulle polizze RC auto per tutti coloro che installano la black box auto.
Per il futuro, è previsto, dallo stesso Decreto Concorrenza, che l’impianto di questo strumento diventi obbligatorio su tutti i veicoli:
“il governo è delegato ad adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge uno o più decreti legislativi diretti a disciplinare l’installazione sui mezzi di trasporto “delle cosiddette scatole nere o di altri dispositivi elettronici similari volti a realizzare piattaforme tecnologiche” capaci di migliorare il traffico urbano. L’esecutivo dovrà disciplinare con un decreto legislativo “la progressiva estensione dell’utilizzo dei dispositivi elettronici, con priorità sui veicoli che svolgono un servizio pubblico o che beneficiano di incentivi pubblici e, successivamente, sui veicoli privati”.
La black box auto o scatola nera è un dispositivo elettronico mobile provvisto di rilevatore GPS, in grado di registrare una enorme quantità di dati in merito alla condotta di guida dell’assicurato, anche eventuali incidenti. Può essere installata sui veicoli con un contratto di comodato d’uso gratuito entro 15 giorni dalla firma del contratto assicurativo, in modo che i costi di installazione non ricadano sui proprietari dei veicoli.
La sua adozione, oltre a presentare il vantaggio di ottenere una polizza RC auto a prezzi più bassi (ancora non è nota la reale percentuale di sconto…la quale si spera sia davvero consistente), consente la possibilità, in casi di incidente stradale, di condurre indagini semplificate e di diminuire i casi di frode.
Infatti, i dati raccolti dalla black box auto costituiranno una valida prova nei procedimenti civili. Le informazioni raccolte saranno trattate dalle assicurazioni nel pieno rispetto della normativa sulla privacy e, dunque, utilizzate solo in occasione dei sinistri e senza rilevare la posizione dei veicolo in maniera continuativa.
Possibilità di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia
In merito alle riparazioni, il Ddl Concorrenza afferma la facoltà per il danneggiato di “avvalersi di imprese di autoriparazione di propria fiducia” come ulteriore garanzia contro stipule di convenzioni che, inserite in un’ottica di mero risparmio, non sempre risultano le migliori per quanto attiene ai requisiti di sicurezza e qualità.
L’officina o la carrozzeria di fiducia, in questo caso, dovrà fornire la documentazione fiscale e una certificazione sulle riparazioni effettuate, che abbiano una validità di almeno due anni, salvo le parti che sono soggette a usura ordinaria.
La fine dei “professionisti delle testimonianze”
Il Ddl Concorrenza, al fine di arginare le frodi, regolamenta anche la figura del testimone dell’incidente stradale. Infatti, con la nuova norma, diventa necessario identificare e inserire eventuali testimoni già nell’atto della denuncia del sinistro. Solo in caso di documentata impossibilità di identificazione al momento dell’incidente, sarà possibile chiedere l’ammissibilità in tribunale di testimoni non identificati.
Il giudice, inoltre, potrà effettuare delle verifiche e qualora un soggetto risulti presente già in più di tre procedimenti di sinistro stradale nel quinquennio precedente, potrà escludere la testimonianza.
Risarcimenti del danno non patrimoniale più equi
Per quanto attiene al risarcimento del danno non patrimoniale, il Ddl Concorrenza delega a un successivo decreto la preparazione di una specifica tabella unica per le macrolesioni, che sia valida su tutto il territorio nazionale e che segua i criteri ritenuti congrui dalla giurisprudenza di legittimità.
Tutto ciò nella speranza che finalmente si possa garantire il diritto delle vittime dei sinistri a un pieno risarcimento del danno e che si riesca a ottenere un’ottimizzazione dei costi delle polizze per l’utente consumatore.
Considerazioni sulle novità introdotte dal DDL Concorrenza
Le novità sono bene accette, ma occorrerà valutarne concretamente gli effetti presenti e futuri. Per ora ci limitiamo a esporre piccoli dubbi e perplessità che il Ddl Concorrenza apre e non chiarisce a pieno.
Più precisamente dovremo verificare, quanto le nuove norme aiuteranno in un’ottica ricostruttiva in caso di sinistro o quanto un loro malfunzionamento potrebbe far chiudere le porte a un risarcimento di un sinistro stradale.
Inoltre, dato che le scatole nere utilizzano il segnale GPS, potrebbe voler dire avere un cellulare satellitare vicino con conseguenze ancora non note per la salute, infatti trattasi comunque di una fonte di inquinamento per la salute.
Ancora, la scatola nera non garantirà più la propria Privacy poiché in ogni momento sarà nota e pertanto registrata la nostra posizione, la velocità, il percorso abituale, ecc.
Infine, dovrebbe ridurre il prezzo del premio con un conseguente risparmio per l’utente, ma ancora non è noto l’effettiva percentuale di sconto sullo stesso.
Pertanto, occorre valutare attentamente i possibili risvolti positivi e negativi di questa innovazione tecnologica.