In caso di divorzio o separazione, spesso ci si trova nella condizione di dover cambiare intestatario in bolletta.
Infatti, il coniuge assegnatario dell’abitazione coniugale, deve provvedere alla voltura a suo nome delle utenze domestiche correlate all’immobile in cui vive.
Sebbene l’operazione sia piuttosto semplice, è opportuno accertarsi di conoscere la procedura corretta da seguire, che può variare a seconda delle casistiche.
Anche per affrontare la fine di un legame matrimoniale, è consigliabile rivolgersi ad uno studio legale in grado di offrire un supporto adeguato ed una consulenza professionale su misura.
In questo articolo, vi forniamo tutte le informazioni necessarie per cambiare intestatario in bolletta. In particolare, vedremo nel dettaglio:
- La differenza tra voltura e subentro;
- La voltura con accollo;
- I documenti necessari.
Indice
Cambiare intestatario bollette luce e gas: voltura o subentro?
Innanzitutto, prima di scoprire come cambiare intestatario delle bollette luce e gas, facciamo una distinzione tra la voltura ed il subentro.
Si procede con la prima operazione solo se il contatore risulta attivo. In caso contrario, si tratta di subentro, pertanto sarà necessario richiederne la riattivazione stipulando un nuovo contratto di fornitura. A questo proposito, la guida su come cambiare intestatario in bolletta fornisce tutte le informazioni utili delle quali necessitate.
Invece, laddove l’immobile fosse sprovvisto di contatore, si dovrà procedere con la richiesta di allaccio. L’approfondimento su come attivare luce a Roma vi spiega esattamente i passaggi da seguire in questo caso.
I documenti necessari per cambiare intestatario in bolletta gas e luce
Ora, diamo uno sguardo ai documenti necessari per cambiare intestatario della bolletta gas e luce:
- Il codice POD per la fornitura di energia elettrica;
- Il codice PDR per la fornitura di gas naturale;
- L’indirizzo di fornitura;
- I dati anagrafici e codice fiscale del richiedente e del precedente intestatario;
- Un recapito telefonico ed e-mail;
- La potenza impegnata in kW del contatore;
- La destinazione d’uso del gas;
- Il modulo di regolare possesso, detenzione o utilizzo dell’immobile in originale o copia autentica. In alternativa, è possibile presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
- La dichiarazione relativa ai dati catastali;
- Le coordinate bancarie.
Infine, in caso di divorzio, separazione giudiziale o omologazione della separazione consensuale, su apposita modulistica fornita dal gestore, si dovrà riportare:
- Il numero, il Tribunale competente e la data di emissione della sentenza.
Se desiderate ricevere maggiori informazioni inerenti la voltura, visitate la sezione dedicata sul sito dell’ARERA a questa pagina.