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Riforma al Codice della Strada: cosa cambia con il Decreto Semplificazioni

Con la pubblicazione della Legge n. 120 dell’11 settembre 2020 in Gazzetta Ufficiale, che ha tradotto in Legge il Decreto Semplificazioni, ci ritroviamo con una nuova mini riforma al Codice della Strada.

E senza neanche accorgercene.

Ci si chiede perché in un documento che tratta principalmente di lavori pubblici si sia fatto confluire anche l’aggiornamento delle regole di circolazione urbana.

Se l’è chiesto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che al momento della firma al Decreto Legge Semplificazioni ha espresso perplessità in merito all’eterogeneità di contenuto.

A ogni modo il Decreto è stato convertito in Legge, andando ad apportare significative modifiche al Codice della Strada: circa un terzo degli articoli del Codice della Strada.

Di seguito, analizziamo nello specifico quelle che avranno un maggior peso e impatto sulla circolazione stradale.

Modifiche alla circolazione stradale con la riforma del Codice della Strada

Tra le novità introdotte con la Legge 120/2020, è prevista la possibilità di installare autovelox fissi, dietro autorizzazione del Prefetto, su strane urbane e di quartiere.

In precedenza, i rilevatori di velocità potevano essere usati nei centri abitati solo su strade di scorrimento, ma questa regola scompare con l’introduzione della riforma al Codice della Strada.

Con le nuove modifiche apportate, ci sarà un’implementazione dei poteri in capo agli ausiliari della sosta, che diventano a tutti gli effetti pubblici ufficiali e potranno svolgere funzioni di prevenzione e accertamento delle infrazioni in materia di sosta e fermata, compresa la possibilità di disporre la rimozione del veicolo.

Questi stessi poteri sono estesi dall’art. 12 bis anche ai dipendenti delle aziende addette alla raccolta dei rifiuti urbani, alla pulizia delle strade e ai controllori degli autobus, purché esercitati durante lo svolgimento delle proprie mansioni.

Un’altra novità è l’abolizione della necessità di approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture per l’istituzione di nuove Zone a Traffico Limitato (ZTL).

D’ora in poi, i Comuni non dovranno più attendere il nullaosta del Ministero per procedere con l’installazione di nuove telecamere che delimitino l’accesso ai centri storici delle città.

I Comuni, inoltre, potranno istituire per garantire una maggiore protezione ai pedoni e una migliore tutela dell’ambiente, “zone scolastiche” in prossimità degli edifici scolastici, dove si potrà limitare la circolazione dei veicoli in determinate fasce orarie.

La riforma del Codice della Strada a tutela dei ciclisti

Grandi novità con la riforma del Codice della Strada per i ciclisti con l’introduzione della “strada urbana ciclabile”, cosiddetta bike lane, e del doppio senso ciclabile sulle strade urbane che hanno il limite di velocità inferiore o uguale a 30 km/h.

La strada urbana ciclabile è definita “strada urbana a unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale e orizzontale, con priorità per i velocipedi”.

Gli automobilisti o in generale i conducenti degli altri veicoli, dunque dovranno rispettare il limite massimo di velocità di 30 km/h e avranno l’obbligo di dare la precedenza alle bici che transitano o si immettono sulle piste ciclabili.

A discrezione dei Comuni, si potrà consentire la circolazione delle bici anche sulle corsie riservate al trasporto pubblico, se la larghezza della strada è uguale o superiore a 4,30 m e se non sono presenti binari per il passaggio di tram.

Per il momento non è chiaro se le novità introdotte per le biciclette siano valide anche per i monopattini elettrici.

Le nuove regole per la scadenza delle revisioni auto

La mini riforma del Codice della Strada, a causa dell’emergenza causata dal Coronavirus, modifica temporaneamente le scadenze della revisione auto, autorizzando la circolazione:

  • Fino al 31 ottobre dei veicoli che avrebbero dovuto procedere con la revisione auto entro il 31 luglio;
  • Fino al 31 dicembre 2020, i veicoli che dovrebbero sottoporsi al controllo entro il 30 settembre;
  • Fino al 28 febbraio 2021, i veicoli che dovrebbero sottoporsi al controllo entro il 31 dicembre 2020.

Novità sulla circolazione di veicoli con targhe estere

La riforma del Codice della Strada, inserita nel Decreto Semplificazioni, introduce delle deroghe al divieto di circolazione di targhe estere.

A partire dal 2018, infatti, non era possibile guidare un veicolo con targa estere se si era residenti in Italia da più di 60 giorni.

Con l’introduzione della Legge 120/2020, invece, potranno circolare con targa estera:

  • I residenti nel comune di Campione d’Italia;
  • I dipendenti di pubbliche amministrazioni in servizio all’estero;
  • Il personale frontaliero;
  • I residenti in Italia che lavorano per un’impresa con sede in uno Stato estero confinante o limitrofo e utilizzano il veicolo per recarsi dal luogo di lavoro alla propria residenza e viceversa;
  • Il personale delle Forze armate e di polizia in servizio all’estero;
  • I lavoratori dipendenti di associazioni territoriali di soccorso.
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