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Danno da perdita parentale: quali tabelle per la quantificazione?

È sempre difficile quantificare materialmente il danno da perdita parentale proprio perché si ha la necessità di valutare in denaro qualcosa che è impossibile da determinare economicamente, ossia il danno subito dalla perdita del rapporto umano tra due persone e dalle conseguenze negative che da questa perdita derivano.

 

Per sopperire a questa difficoltà, molti tribunali si sono concentrati sulla ricerca di criteri quanto più possibile oggettivi e uniformi per garantire equità nella liquidazione del danno non patrimoniale da perdita parentale.

 

Nel corso degli anni, si sono distinte e consolidate, grazie a una maggiore idoneità dei criteri e dei metodi di calcolo utilizzati, le tabelle di calcolo del danno parentale del Tribunale di Roma e di Milano, periodicamente aggiornate.

 

Vediamo nello specifico le differenze fra le due tabelle per il danno non patrimoniale da perdita parentale e quale delle due, fra Milano e Roma, è stata decretata più idonea alla sua quantificazione.

Le Tabelle del Tribunale di Milano

Le Tabelle del Tribunale di Milano, aggiornate al 2021, rappresentano il punto di riferimento per la quantificazione del risarcimento delle Macrolesioni alla persona, in base al contesto e alle circostanze, come anche riferito in più occasioni dalla Suprema Corte di Cassazione.

Infatti, i parametri e i criteri adottati nel calcolo dei danni non patrimoniali dovrebbero garantire l’uniformità di giudizio su tutto il territorio nazionale, impedendo che casi simili fra loro siano liquidati in modi differenti.

Questi criteri prevedono l’indicazione di un’oscillazione minima e massima di personalizzazione.

Invece, tali tabelle non assicurano lo stesso risultato di uniformità ed equità nei casi di risarcimento danni da perdita parentale, secondo il prevalente orientamento Giurisprudenziale, per i quali intervengono ulteriori variabili da dover tenere in considerazione.

Il danno parentale, quindi, al fine di una maggior equità deve essere liquidato seguendo le tabelle di Roma che appaiono più idonee e non quelle di Milano, in quanto solo il sistema romano consente di effettuare un’adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto e, nello stesso tempo, assicura l’uniformità di giudizio in vicende simili, mentre le tabelle del Tribunale di Milano continuano ad avere validità per la liquidazione del danno biologico.

E infatti la stessa Corte di Cassazione ha esprimersi in merito con la sentenza n.29495 del 14 Novembre 2019:

“nella liquidazione equitativa del danno da perdita del rapporto parentale – diversamente da quanto statuito per il pregiudizio arrecato all’integrità psico-fisica – le tabelle predisposte dal Tribunale di Milano non costituiscono concretizzazione paritaria dell’equità su tutto il territorio nazionale”

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Le Tabelle del Tribunale di Roma

Nei sinistri stradali avvenuti sul territorio Romano ed a volte anche nel Lazio, vengono generalmente applicate le Tabelle del Tribunale di Roma al fine di risarcire le Macrolesioni dirette alla persona vittima ad esempio di un sinistro stradale.

Ancora, le medesime Tabelle aggiornate al 2019, contemplano anche il risarcimento del Danno da Perdita Parentale con un criterio a punti, che si basa appunto su una serie di fattori ai quali assegnare un punteggio da moltiplicare per un valore monetario di base.

I fattori di cui si tiene conto sono:

  • La relazione di parentela con la vittima;
  • L’età della vittima;
  • L’età del congiunto;
  • La convivenza;
  • La sopravvivenza di altri congiunti.

La Corte di Cassazione, negli ultimi anni, si è ritrovata spesso ad affermare il primato di questo metodo di calcolo, rispetto a quello milanese, per i casi di risarcimento danni da perdita parentale (Cass. 33005/2021; Cass. 10579/2021; Cass. 26300/2021), sostenendo che:

“il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul sistema a punti, l’estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l’elencazione delle circostanze di fatto rilevanti, tra le quali, indefettibilmente, l’età, della vittima, l’età del superstite, il grado di parentela e la convivenza, nonché l’indicazione dei relativi punteggi, con la possibilità di applicare sull’importo finale dei correttivi in ragione della particolarità della situazione, salvo che l’eccezionalità del caso non imponga, fornendone adeguata motivazione, una liquidazione del danno senza fare ricorso a tale tabella.”

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Le nuove Tabelle del Tribunale di Milano del danno da perdita del rapporto parentale

L’Osservatorio sulla Giustizia civile del Tribunale di Milano, prendendo atto degli ultimi orientamenti della Suprema Corte di Cassazione in merito al risarcimento danni da perdita del rapporto parentale, infatti, ha elaborato e pubblicato il 29 Giugno 2022 le nuove tabelle a punti come quelle romane e in due versioni:

  • la prima relativa alla perdita di “genitore, figlio, coniuge non separato/parte dell’unione civile/convivente di fatto” con un valore punto di € 3.365,00;
  • la seconda relativa alla perdita di “fratello/nipote” con un valore punto di € 1.461,20.

Per entrambe le Tabelle è prevista una distribuzione dei punti tenendo conto dei parametri relativi all’età della vittima primaria e della vittima secondaria, alla convivenza tra le due, alla sopravvivenza di altri congiunti, alla qualità e intensità della specifica relazione affettiva perduta

In merito all’ultimo indicatore, qualità e intensità della relazione affettiva, si tiene in considerazione sia la sofferenza interiore sofferta per la perdita sia lo stravolgimento della vita del familiare.

L’assegnazione dei relativi punteggi a questi parametri, con la possibilità di applicare sull’importo finale dei correttivi in ragione della particolarità della situazione, consente dunque di prevedere l’importo risarcibile sulla base di una corretta e quanto più precisa ponderazione di tutte le circostanze dei singoli casi, garantendone così anche l’uniformità di giudizio in casi analoghi.

Negli ultimi mesi, la Corte di Cassazione si è espressa nuovamente sui criteri di liquidazione del danno da perdita parentale, arrivando ad affermare che le Tabelle 2022 del Tribunale di Milano sono conformi ai requisiti richiesti dalla stessa Corte, al pari delle Tabelle del Tribunale di Roma.

Detto ciò, la Suprema Corte precisa non è suo compito effettuare valutazioni sui singoli criteri di quantificazione del danno e auspica la realizzazione di una tabella unica nazionale del danno da perdita del rapporto parentale che sia il risultato di un lavoro congiunto, e non campanilistico, tra i vari osservatori nazionali.

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