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Vantaggi e svantaggi utilizzo scatola nera

Innanzitutto, cos’è la cosiddetta Scatola Nera oppure come dicono gli inglesi la Black Box? L’idea nasce dalle necessità investigative di un chimico australiano Davis Warren a partire dal 1953 a seguito di uno studio investigativo per comprenderne le cause di un incidente su di un Comet, velivolo commerciale. Praticamente, la proposta era quella di registrare le voci e le attività dei piloti con un congegno che non si sarebbe distrutto in caso di sinistro, ma l’aviazione australiana bocciò il progetto. Successivamente Nel 1958, i britannici apprezzarono l’idea e fornirono a Warren i mezzi per la sua produzione a livello industriale.

Trattasi di un dispositivo elettronico collegato alla vettura, spesso fornito dall’ente assicuratore, in grado di comunicare all’esterno una notevole quantità di dati (come velocità, accelerazione e decelerazione nonché tutti gli spostamenti) e informazioni sull’utilizzo e sulla posizione di un veicolo, che saranno poi elaborati in caso di incidente, furto o eventuale soccorso in caso di incidente.

In primis, i dati predetti a disposizione dell’ente assicuratore del veicolo, contribuiscono a stabilire, come detto, i movimenti del veicolo e ricostruire la dinamica di un incidente, al fine di rilevare o escludere le responsabilità di chi è alla guida del mezzo che ne è equipaggiato.

In secundis, le informazioni trasmesse dalla scatola nera servono anche a rilevare lo stile di guida del conducente (accelerazioni, frenate velocità media), i km percorsi, le strade abituali (urbane extraurbane o autostrade), il momento di maggior utilizzo (giorno o notte) e pertanto anche l’esposizione al rischio dell’assicuratore ad assicurare quel determinato contraente.

Tale dispositivo prodotto anche da varie aziende after market ed a partire dal luglio 2022 è incorporato sulle auto di nuova omologazione.

Le compagnie di assicurazione offrono tale servizio in cambio di uno sconto sulla RCA e definiscono molteplici i vantaggi di avere a bordo una black box come ad esempio:

  • Il fatto che la scatola nera sia dotata di un rilevatore GPS integrato, permette di comunicare la posizione dell’auto, utile soprattutto in caso di furto;
  • ancora, la stessa è dotata di modulo GSM al fine della trasmissione dei dati elaborati dal microprocessore in essa contenuto alla centrale operativa;
  • la localizzazione inoltre, consente il soccorso immediato che, in caso di incidente, si attiva in modo automatico;
  • Inoltre, anche per la ricostruzione della dinamica del sinistro;
  • allarme automatico in caso di sollevamento veicolo e blocco avviamento del veicolo.

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Corre l’obbligo altresì, rappresentare altri i vantaggi o svantaggi di avere a bordo una scatola nera, infatti oltre a quanto già detto ai punti precedenti si può certamente dire che:

  • come che la scatola nera registra le modalità e condotta di guida del conducente;
  • registra l’intensità del cosiddetto CRASH ovvero dello scontro presunto del veicolo;
  • i dati relativi al cosiddetto CRASH saranno utilizzati sia per comprendere la reale intensità del danno al veicolo, ovvero se compatibile con l’entità della richiesta di risarcimento del danno al veicolo, delle lesioni richieste dal proprietario e dagli occupanti dello stesso;
  • infatti rileva se il sinistro si è realmente verificato, in quale data, in che orario, la zona, la via, il civico e se era in movimento;
  • registra oltre all’intensità anche il punto d’urto del veicolo, ad esempio se anteriore, laterale o posteriore;
  • rileva a mezzo di un Accelerometro, se il veicolo era acceso, spento, in marcia ed a che velocità si trovava al momento che precede ed in cui avviene l’incidente;
  • rileva i nostri spostamenti nel rispetto della privacy, poiché l’utilizzo di dati sono limitati ai soggetti strettamente necessari e delegati al servizio al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo;
  • ancora la scatola nera rileva anche eventuali violazioni al codice della strada, come se il veicolo si è approssimato all’incrocio arrestandosi allo Stop, se lo ha oltrepassato oppure a che velocità lo ha attraversato;
  • analizza se ci sono stati due CRASH a distanza di pochi giorni, in tal caso potrebbe essersi verificata una sovrapposizione di danni. Oppure se un forte CRASH non viene denunciato al momento e successivamente segnalato in un’altra data ed un altro luogo viene segnalato alla sezione antifrode per valutare se è in corso una tentata truffa;
  • esamina i dati ricevuti al fine di risarcire i danni oppure per contestarne parzialmente o totalmente le richieste di risarcimento danni, ciò anche in presenza di prove come l’intervento delle autorità di polizia a rilevare un sinistro.

Quanto sopra, per dire che tutti questi dati esaminati dal perito e dal liquidatore preposto, aiuteranno al convincimento degli stessi sulla genuinità dei danni richiesti, al fine di agevolarne o contestarne la liquidazione sia in sede stragiudiziale che Giudiziale.

Inoltre, i dati raccolti sono confrontati con le dichiarazioni dell’assicurato, che se ritenute dubbie, il Gruppo Assicurativo si difenderà sottoponendo la questione all’apposita propria sezione anti frode, la quale valuterà il tutto pronunciandosi sulla possibile liquidazione del danno oppure sull’opportunità di procedere nelle opportune sedi, anche penali.

Purtroppo, ad oggi non sono state stabilite alcune questioni particolarmente rilevanti, come chi debba certificare l’attendibilità pari al 99% dei dati rilevati e l’incontrovertibilità degli stessi. Si propende per un ente super partes che oggi non c’è, altresì ci si affida soltanto costruttore della black box, non proprio terzo ed imparziale.

Quanto alla privacy la commissione Europea ed il legislatore Americano va nella stessa direzione, che il dispositivo tenga in memoria soltanto pochi secondi prima del verificarsi del sinistro, ma il che potrebbe essere poco rilevante per comprendere correttamente le giuste responsabilità.

Pertanto ad oggi, non ci si può totalmente esimere dal dubitare sulla concreta attendibilità dei dati rilevati dalla scatola nera, anche in termini di privacy, quindi e sulla base di quanto detto, l’invito è volto a scegliere liberamente se installarla o meno, analizzando anche la convenienza dello sconto annuo realmente applicato dal Gruppo Assicurativo che deve essere consistente.

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